Si parte da un lavoro sul corpo perchè è la parte più densa, quella che riusciamo a sentire con maggiore facilità.
Dal lavoro sul corpo si passa poi al respiro, o meglio, alla consapevolezza del respiro (prānāyāma). Si insegna alla donna ad ascoltarlo e a sentirne l’importanza per sè e per il suo bambino. La si porta a sentire come una respirazione insufficiente possa portarle agitazione e come invece una respirazione calma rallenti l’attività vorticosa della mente e faciliti l’ascolto di sè.
Una donna che sa ascoltare se stessa sa ascoltare anche il suo bambino