Nascere e morire a casa

Ad ogni incontro di presentazione del libro “Dall’epidurale alla meditazione”, parlando del perché intendo sacro il momento della nascita, come anche il momento della morte, trovo sempre persone che concordano, tutti sentono che questi eventi sono diventati troppo – e solamente ormai – medicalizzati. Quando è necessario, l’intervento medico è benvenuto, ma perché è rimasto solo quello, se in tanti sentiamo che c’è ben altro? Perché facciamo così fatica a intraprendere altre Vie? Nascere in casa, morire in casa… tutti, quando ne parlo. dicono: sarebbe molto bello..
Allora perché non ci proviamo?

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