Oggi al corso di yoga prenatale online di ASIA dedicheremo la pratica al ki e alla spada giapponese.Questa lezione completa il lavoro che stiamo facendo con lo yoga e la meditazione.Lo yoga e la meditazione educano alla relazione con se stesse e col bambino; la pratica di ki e spada giapponese, partendo da una relazione equilibrata con se stesse, educa alla relazione con ciò che circonda evitando, quando possibile, di entrare in conflitto, senza che questo significhi ‘subire’.Dalla pratica dell’arte marziale emerge una diversa energia, dove prevalgono fiducia in sé e grande forza d’animo.Studieremo insieme un principio dell’aikido: inviare il ki Ecco alcune righe da messaggi di mamme che hanno frequento le lezioni di ki e spada giapponese per la gravidanza a ASIA
Il canto, il ki, la respirazione mi hanno aiutato a non farmi travolgere, ma a vivere in piena consapevolezza quello che stava succedendo. GRAZIE con tutto il cuore.
Basta prendere tra le braccia questo miracolo misterioso per scordarsi tutto il resto, noi donne abbiamo una forza incredibile che spesso ignoriamo. Nonostante non mangiassi da quattro giorni, mi sentivo una leonessa, nei momenti difficili ho respirato, cantato e mi sono concentrata sul ki.
I vostri insegnamenti sono stati preziosi proprio perché la nascita non è stata come volevo io ma anche se ero mezza anestetizzata grazie al canto sono riuscita a tenere la calma ed a indirizzare tutto il ki che mi ha fatto vivere quel momento con una forza e una saggezza che naturalmente sono emerse da dentro e mi hanno permesso quell’incontro di sguardi che mi ha fatto sentire un tutt’uno con l’universo.ringrazio Asia di cuore perché solo con il respiro e il ki sono riuscita a domare l’induzione.
Mi è stato d’aiuto il vostro grande insegnamento sull’essere pronti all’imprevedibilità del parto e varcando le porte della sala operatoria ho pensato alla necessità della mamma di essere un samurai. Mentre mi ricucivano ho cercato di inviare al mio piccolo il ki pensando al momento in cui finalmente avrei potuto stringerlo tra le braccia