Nuova Formazione insegnanti di yoga per la gravidanza e il dopo parto

A Settembre 2021 inizierò un nuovo corso annuale di Formazione insegnanti di yoga per la gravidanza e il dopo parto. Per chi ha già frequentato il Triennio di formazione insegnanti di yoga secondo la scuola di Gérard Blitz questo sarà il quarto anno di formazione. Il corso annuale è però aperto anche a chi non ha ancora frequentato il Triennio di formazione.

Il corso è garantito sempre online ma anche, quando si potrà, in presenza con chi avrà piacere di esserci, nel rispetto delle regole richieste.

Trovate informazioni e modulo di prenotazione a questo link: http://asia.it/adon.pl?act=doc&doc=1517

Ricordate che l’iscrizione andrò regolata tra l’1 e il 15 Settembre 2021.

Se avete domande scrivetemi!

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Lezione teorica sul tema: pratica di yoga, canto, meditazione e parto

Oggi la lezione di yoga prenatale è stata dedicata al tema: la relazione tra pratica di yoga, canto, meditazione e parto. La sacralità della nascita riguarda ogni tipo di nascita. Ci prepariamo quindi ad accogliere questo Mistero comunque si dia, coi nostri progetti ma aperte ai cambiamenti che potrebbero avvenire.

Vi incollo alcune righe tratte dal mio libro: “Dall’epidurale alla meditazione. Una Via per ritrovare il sacro della nascita”. Cosa è importante che una donna abbia compreso prima di partorire? Quando la data del parto si avvicina, inevitabilmente qualcosa all’interno della donna comincia a reagire. Tutte le donne vivono un alternarsi di timore e fascino ma, fra quelle che praticano Yoga, non tutte reagiscono allo stesso modo: c’è chi, nelle ultime settimane, intensifica la pratica e chi, senza alcun preavviso, smette completamente di venire a lezione. Sicuramente con l’avvicinarsi della data del parto qualcosa nella donna tira delle conclusioni: chi, nonostante le continue precisazioni da parte di chi insegna, ha visto nella pratica di Yoga una via verso il benessere e nient’altro, probabilmente andrà alla ricerca di qualcuno che le dia “istruzioni” su cosa fare al momento del travaglio e del parto. Sebbene delle istruzioni siano del tutto inutili, in quanto il parto è un evento imprevedibile, non controllabile attraverso una tecnica, non tutte le donne riescono ad accettarlo. Vedere lucidamente questo richiede una forza che non sempre è presente, è importante in tale caso che la donna si renda conto che, forse, lo Yoga non è la sua via. Chi invece intensifica la pratica, probabilmente ha colto qualcosa d’interessante, anche se non sempre è in grado di dirsi più precisamente cosa. Quale comprensione è importante per le donne che continuano a praticare? Credo sia necessario, innanzitutto, avere chiaro che lo Yoga non è una via salutistica, non garantisce una gravidanza senza problemi né un parto facile. Il suo effetto è un “benessere” che non dipende dal fatto che tutto vada bene. Per arrivare a questo la donna deve avere acquisito la capacità di guardarsi dentro, di ascoltarsi, di stare con se stessa di là dai turbamenti che ciò potrebbe comportare. Da questo nasce la capacità di domandarsi su ciò che sente. Cosa voglio veramente? Cosa temo che accada? Cosa temo che non accada? Per soffermarsi su queste domande occorre avere colto, attraverso la meditazione, un centro, un luogo interiore, il soggetto stesso che se le pone e che, ripiegandosi su se stesso, si risponde. Non parlo di un luogo in cui credere, ma di un’esperienza che ha il sapore dell’indubitabilità, che è una certezza. Leboyer scrive che il parto è un mare in tempesta e che occorre una zattera per attraversarlo. Questa certezza è la zattera. Il parto è un’esperienza intensa che ha la capacità, in poche ore, di squarciare il velo illusorio di normalità che ricopre la nostra esistenza. Uno dopo l’altro, i riferimenti sui quali la donna contava vengono a mancare: non c’è più controllo, il corpo va da sé, mosso da una misteriosa e potente energia, il tempo scorre in modo diverso, lento, quasi fermo; le persone più familiari paiono lontane, sconosciute. Michel Odent afferma che la donna “va su un altro pianeta” e che, se questo non accade, allora ci saranno problemi. E’ in questa dimensione che si rivela il valore della pratica. Per qualche ora, alla donna è data la possibilità, forse unica, di avvicinarsi al Mistero che lei stessa è, nella sua potenza e nel suo tremendo fascino. Se, anziché ritornare al principio di se stessa, rimane orientata solo verso l’esterno allora vive un dramma. Non avere un centro in quei momenti può trasforma un’esperienza che definirei mistica in un inferno: la donna confusa è in balìa dell’evento anziché abbandonata, lotta anziché rispettare, rifiuta, si chiude anziché aprirsi, è disperata anziché affascinata, sconfitta anziché arresa. Se la donna ha praticato Yoga seriamente e con regolarità durante la gravidanza, allora dovrà semplicemente continuare a farlo durante il travaglio e il parto. (Dall’epidurale alla meditazione. Una Via per ritrovare il sacro della nascita. Beatrice Benfenati, Eugea edizioni)https://shop.asia.it/pro…/dall-epidurale-alla-meditazione/

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Pratica di ki e spada giapponese per la gravidanza

Oggi al corso di yoga prenatale online di ASIA dedicheremo la pratica al ki e alla spada giapponese.Questa lezione completa il lavoro che stiamo facendo con lo yoga e la meditazione.Lo yoga e la meditazione educano alla relazione con se stesse e col bambino; la pratica di ki e spada giapponese, partendo da una relazione equilibrata con se stesse, educa alla relazione con ciò che circonda evitando, quando possibile, di entrare in conflitto, senza che questo significhi ‘subire’.Dalla pratica dell’arte marziale emerge una diversa energia, dove prevalgono fiducia in sé e grande forza d’animo.Studieremo insieme un principio dell’aikido: inviare il ki Ecco alcune righe da messaggi di mamme che hanno frequento le lezioni di ki e spada giapponese per la gravidanza a ASIA

Il canto, il ki, la respirazione mi hanno aiutato a non farmi travolgere, ma a vivere in piena consapevolezza quello che stava succedendo. GRAZIE con tutto il cuore.

Basta prendere tra le braccia questo miracolo misterioso per scordarsi tutto il resto, noi donne abbiamo una forza incredibile che spesso ignoriamo. Nonostante non mangiassi da quattro giorni, mi sentivo una leonessa, nei momenti difficili ho respirato, cantato e mi sono concentrata sul ki.

I vostri insegnamenti sono stati preziosi proprio perché la nascita non è stata come volevo io ma anche se ero mezza anestetizzata grazie al canto sono riuscita a tenere la calma ed a indirizzare tutto il ki che mi ha fatto vivere quel momento con una forza e una saggezza che naturalmente sono emerse da dentro e mi hanno permesso quell’incontro di sguardi che mi ha fatto sentire un tutt’uno con l’universo.ringrazio Asia di cuore perché solo con il respiro e il ki sono riuscita a domare l’induzione.

Mi è stato d’aiuto il vostro grande insegnamento sull’essere pronti all’imprevedibilità del parto e varcando le porte della sala operatoria ho pensato alla necessità della mamma di essere un samurai. Mentre mi ricucivano ho cercato di inviare al mio piccolo il ki pensando al momento in cui finalmente avrei potuto stringerlo tra le braccia

http://asia.it/adon.pl?act=doc&doc=9

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Il significato del sentire

Al corso di yoga prenatale di ASIA stiamo praticando sull’importanza del passaggio dalle sensazioni piacevoli o non piacevoli al loro significato. Il valore di fare chiarezza nel sentire lo possiamo cogliere nelle parole di una mamma che ha frequentato il corso:

“Mi sono seduta sul lettino in una posizione quasi da meditazione. Mi sono aggrappata con tutte le mie forze alla meditazione. Era lì che volevo tornare (…) Ho pensato che ero stanca, che proprio non ce la facevo e che avrei tanto voluto che ci fosse qualcun altro al posto mio. Lì ho capito che tutto si stava svolgendo nella relazione tra me e la mia paura e che il dolore non c’entrava niente!”Dal libro “Dall’epidurale alla meditazione. Una Via per ritrovare il sacro della nascita” Beatrice Benfenati – Eugea edizionihttp://www.asia.it/adon.pl?act=doc&doc=9

Senza questo chiarimento, avrebbe lottato col dolore sprecando inutilmente energie, ha potuto invece dedicarsi al rapporto con la paura e superarla grazie alla pratica di yoga e alla meditazione.

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Terzo anno del Corso di formazione insegnanti secondo la scuola di Gérard Blitz

È iniziato il terzo anno del Corso di formazione insegnanti secondo la scuola di Gérard Blitz.

Per le date e le materie del terzo anno: http://asia.it/adon.pl?act=doc&doc=2188

Per altre informazioni: http://asia.it/adon.pl?act=doc&doc=2187

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Trovare il proprio suono

Lezione dopo lezione, al corso di yoga prenatale di ASIA cerchiamo con pazienza di risvegliare il nostro suono. Sempre grazie Leboyer…

I maestri di Yoga, quelli di arti marziali o dello Zen mettono tutti l’accento sull’espirazione e insistono che essa parta dal ventre.Ora sai il segreto.Vedi com’è semplice:un’espirazione lenta, prolungata, leggera dolce, armoniosa (…)Qual è il segreto di questo respiro perfetto,di questa lunga, dolce, prolungata espirazione,leggera e forte insieme,benefica come un sospiro?È di essere accompagnata da un suono (…)Quando la respirazione diviene suono,quando si fa canto,diventa musicale.Diventa comunicazione con una dimensione diversa (…)Un suono che accompagni l’espirazione,che la materializzi e la trasformisarà armonioso,piacevole all’orecchio,musicale.Sarà bello e questa è la prova della sua ‘giustezza’.In ogni donna questo suono è diverso,e mai può essere imposto come suono ‘giusto’.Il maestro te l’ha fatto ritrovareperchè era già in te.Semplicemente dormiva.Il maestro l’ha risvegliato,ti ha permesso di riconoscerlo.Poi ti ha aiutata a farlo crescere,per consentirgli di prendere il volo.Quando l’epirazione inizia a crescere, ad allungarsi,ad affermarsi, radicandosi nel ventre,prendendo sempre più spazio sull’inspirazione,coincerà a manifestarsi una forza calma, profonda.Ben presto sentirai emergere con essa un ritmo.Ma, attenzione!Tutto ciò deve avvenire spontaneamente,quando espirazone e inspirazione trovano un loro rapporto giusto,armonioso.E con questa forza comincerai a gustare la gioia…(da Natività di Frédérick Leboyer)http://asia.it/adon.pl?act=doc&doc=9

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Pratica di ki aikido e spada giapponese per la gravidanza

Venerdì 20 Novembre la lezione online del corso di Yoga prenatale di ASIA sarà dedicata alla pratica di spada giapponese in gravidanza.Studieremo il secondo e il terzo principio della pratica del Ki aikido.Il secondo e il terzo principio del ki aikido sono collegati fra loro: rilassarsi completamente e mantenere il peso al di sotto.Rilassarsi completamente nelle arti marziali non significa afflosciarsi ma fare qualunque gesto senza tensioni inutili che possano essere di ostacolo. Questo permette di lasciar agire la gravità che ci attraversa resistendo solo coi muscoli necessari.Quando invece siamo agitate o arrabbiate è come se il peso del corpo salisse verso l’alto, così anche il respiro e la mente. La mente agitata determina un’instabile e innaturale distribuzione del peso del corpo e del respiro. A una mente calma corrisponde invece un corpo naturalmente rilassato, il peso si dirige naturalmente verso il basso, sia che siamo ferme sia che siamo in movimento.Sappiamo, per esempio, che quando una donna è lasciata libera di assumere, durante il parto, le posizioni del corpo che desidera, sapientemente cerca posizioni dove il bambino possa uscire sfruttando al meglio la gravità, lasciando quindi agire il peso al di sotto.Venerdì cercheremo quindi di praticare tutto questo con la spada in modo che le righe scritte sopra diventino esperienza http://asia.it/adon.pl?act=doc&doc=9

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La mente silenziosa

Al corso di yoga prenatale online di ASIA questa settimana stiamo praticando sul significato di mente silenziosa.Una mente silenziosa è la base per poter poi affrontare le domande che ci possono permettere di partire da noi stesse, da ciò che veramente per noi ha valore, nelle occasioni in cui è necessario fare delle scelte, prendere delle decisioni, .L’India ci insegna che una mente silenziosa necessita di un corpo immobile, se il corpo si muove anche la mente si muove. Il corpo immobile dipende da una posizione comoda che permette stabilità.I pensieri sorgono ma la mente scende sempre più verso il punto nel basso addome dove si coglie il leggero movimento del respiro. I pensieri arrivano ma se noi non li tratteniamo (per seguirli ma anche per rifiutarli, il rifiuto è un modo di trattenere i pensieri) essi se ne vanno senza disturbare. Il respiro rallenta e così anche i pensieri distraenti.A quel punto, quando la mente è diventata silenziosa, è possibile iniziare la ricerca di ciò che veramente si sente giusto per se stesse e per il proprio bambino.Buona pratica care mamme! http://asia.it/adon.pl?act=doc&doc=9

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Lezione di ki e spada giapponese per la gravidanza

Venerdì 16 ottobre dalle 18,30 alle 20,30 dedicheremo la lezione di yoga prenatale alla pratica di ki e spada giapponese.Questa lezione completa il lavoro che stiamo facendo con lo yoga e la meditazione. Lo yoga e la meditazione educano alla relazione con se stesse e col bambino; la pratica di ki e spada giapponese, partendo da una relazione equilibrata con se stesse, educa alla relazione con ciò che circonda evitando, quando possibile, di entrare in conflitto, senza che questo significhi ‘subire’ www.asia.it

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Corso formazione insegnanti di yoga secondo la scuola di Gérard Blitz

“Solo la sofferenza esiste, ma non si trova nessun sofferente, le azioni esistono, ma non si trova nessun agente all’infuori di un insieme di elementi”

(Buddhagosha, maestro Theravāda)

Sabato 10 e Domenica 11 Ottobre a ASIA secondo seminario del terzo anno di Corso di formazione insegnanti di yoga. Parleremo del Sermone di Benares dove il Buddha ha esposto le Quattro Nobili Verità, prepareremo la meditazione attraverso lo studio di Dhanurāsana e il prānāyāma come insegnato da Blitz.

Un bellissimo gruppo di praticanti seri e motivati.Buon seminario a tutti noi!

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